Tumore seno: scoperto perchè a volte è resistente ai farmaci

principale Comments Off

CON UN TEST POSSIBILE CAPIRE MEGLIO QUALI CURE SCEGLIERE

Risultati immagini per tumore seno

Scoperta un’alterazione genetica che causa la resistenza ai farmaci nel tumore del seno ormonoresponsivo, che rappresenta i due terzi di tutti i tumori mammari. Il risultato ha permesso di mettere a punto un test in grado di identificarla nelle pazienti. Lo studio, pubblicato dalla rivista Nature Genetics, che permettera’ di migliorare l’efficacia dei farmaci contro il tumore del seno, e’ stato condotto presso l’Istituto Europeo di Oncologia da Saverio Minucci e Giancarlo Pruneri, entrambi professori presso l’Università degli Studi di Milano – finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) – in collaborazione con i gruppi del Dott. Luca Magnani (Imperial College, Londra) e del Prof. Antonino Neri (Ospedale Policlinico e Università degli Studi di Milano).
“Uno dei problemi più importanti nell’utilizzo dei farmaci anticancro – dichiarano Minucci e Pruneri – è rappresentato dalla comparsa di cellule tumorali resistenti al trattamento.
L’individuazione dei meccanismi di resistenza del tumore rappresenta un traguardo fondamentale per vincerla, utilizzando nuovi farmaci diretti contro la resistenza, oppure identificando modalità di utilizzo dei farmaci esistenti che possano superarla”.
I ricercatori hanno scoperto che circa il 15% dei tumori mammari sviluppa resistenza alla terapia a causa di una alterazione genetica, aumentando i livelli intracellulari della molecola-bersaglio di questi farmaci: la aromatasi presente nelle cellule tumorali.
Attraverso un test che misura le variazioni nella quantità del gene dell’aromatasi sarà possibile verificare se le pazienti con tumore mammario abbiano sviluppato questa alterazione e in questo caso, si potranno valutare i modi di trattamento alternativi, già disponibili o in via di sperimentazione. “Il test genetico – spiegano gli autori dello studio – attualmente è a uno stadio non utilizzabile per una diagnosi di routine. Ha bisogno infatti di essere ‘irrobustito’ e standardizzato, un processo che speriamo di portare a compimento con ulteriori fondi per la ricerca”.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 24.01.2017

Arance e peperoni aiutano a ridurre rischio cancro polmone

principale Comments Off

CAROTENOIDE RIDUCE CRESCITA TUMORE DI 63% IN TOPI ESPOSTI A FUMO

Risultati immagini per arance e peperoni

Una sostanza presente in arance, zucca e peperoni rossi può aiutare a ridurre il rischio di cancro legato al fumo. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research che descrive come il pigmento, chiamato beta-criptoxantina (BCX), riduca la crescita di tumore del polmone. “Per chi è a maggior rischio di esposizione al fumo di tabacco, i nostri risultati forniscono la prova sperimentale che mangiare cibi ad alto contenuto di carotenoidi può avere un effetto benefico sul rischio di cancro ai polmoni”, spiega il coautore dello studio Xiang-Dong Wang.
Una dose giornaliera pari al consumo di un peperone o due mandarini, è risultata la dose più efficace. I risultati sono stati confermati da test su cellule tumorali del polmone umano. Ogni anno in Italia ci sono circa 38.200 nuove diagnosi di tumore del polmone e questa neoplasia conta quasi 34.000 morti l’anno. Tra le cause, come noto, il fumo. In particolare la nicotina non è considerata causa diretta di cancro, ma alcuni studi hanno dimostrato che può promuoverne la crescita. Quando è inalata, infatti, si lega a recettori presenti sulla superficie dei polmoni e noti come α7-nAChR, promuovendo la proliferazione cellulare coinvolta nella crescita del cancro. I ricercatori della Tufts University, nel Massachusetts, hanno ipotizzato che il carotenoide BCX, responsabile dei colori giallo, arancio e rosso di molta frutta e verdura, potesse ridurre la quantità di recettori α7-nAChR sui polmoni e diminuire così la crescita delle cellule tumorali. Per verificarlo hanno iniettato quotidianamente a due gruppi di topi un agente cancerogeno derivato dalla nicotina, ma a uno dei due gruppi è stata somministrata anche una dose giornaliera di BCX. I roditori che hanno ricevuto il carotenoide hanno sperimentato una riduzione del 52-63 per cento nella crescita del tumore del polmone rispetto agli altri.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 24.01.2017

Fumo: Fda, rischi da passivo anche per cani e gatti

principale Comments Off

ATTENZIONE A QUELLO TERZA MANO, PERICOLI ANCHE PER ALTRI ANIMALI

Risultati immagini per cani e fumo passivo

Anche per cani, gatti e gli altri animali domestici aumenta il rischio di tumori e altre malattie se esposti a fumo passivo. Lo afferma l’ente per il controllo sui farmaci degli Stati Uniti (Fda) in un comunicato in cui avverte di fare attenzione sia al fumo di ‘seconda mano’ che di ‘terza’, cioè ai residui che rimangono su vestiti e mobili.
“Come i bambini, anche cani e gatti passano molto tempo sul pavimento, dove i residui di tabacco si concentrano, e da lì passano alla pelliccia”, afferma Carmela Stamper, veterinaria della Fda. “Come i bimbi non solo possono respirarli, gli animali li ingeriscono leccando la pelle o i vestiti dei padroni”, ha aggiunto.
Alcune razze di cani, aggiunge l’esperta, hanno un rischio aumentato di tumore al naso e ai polmoni. In particolare quelli con il muso lungo, come doberman o pastori tedeschi, sono più soggetti a quelli nasali, mentre gli altri a quelli al polmone perchè hanno un ‘filtro’ minore. I gatti che vivono con chi fuma più di un pacchetto al giorno hanno un rischio triplo di linfoma, un tumore del sistema immunitario, e studi hanno trovato rischi anche per uccellini, porcellini d’India e persino per i pesci.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 23.01.2017

Mangiare peperoncino “allunga” la vita

principale Comments Off

CALA DEL 13% MORTALITA’ PER MALATTIE CUORE E ICTUS

Risultati immagini per peperoncino

Saranno contenti gli amanti dei cibi piccanti: mangiare il peperoncino rosso piccante riduce la mortalità del 13%, in particolare quella dovuta alle malattie cardiache e all’ictus. E’ la conclusione di uno studio dell’università del Vermont, pubblicato sulla rivista Plos One.
Servendosi dei dati della National Health and Nutritional Examination Survey (NHANES) III su 16mila americani seguiti per 18 anni, i ricercatori hanno esaminato le caratteristiche standard dei partecipanti in base al consumo di peperoncino. In questo modo hanno osservato che la mortalità totale tra i consumatori di peperoncino era del 21,6% rispetto al 33,6% dei non consumatori. Nello studio, gli amanti del peperoncino tendevano a essere ”più giovani, maschi, sposati, fumavano sigarette, bevevano alcol, consumavano più verdura e carne, avevano colesterolo più basso, guadagnavano meno ed erano meno istruiti” rispetto agli altri che non consumano peperoncino. Ci sono diverse spiegazioni possibili alla base dei benefici del peperoncino. Una di queste è che la capsaicina, il suo principale componente, ha un ruolo nei meccanismi cellulari e molecolari che prevengono l’obesità e modulano il flusso di sangue nelle coronarie. Inoltre possiede delle proprietà antibatteriche che possono influire, indirettamente, sulla flora intestinale, e contiene anche sostanze nutrienti, come vitamina B, C e pro-vitamina A, che contribuiscono ad avere un effetto protettivo. ”Il consumo di peperoncino e cibo speziato potrebbe diventare una raccomandazione dietetica”, commenta Mustafa Chopan, coordinatore dello studio.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 16.01.2017


OMS, 6 milioni di morti l’anno per fumo, aumento prezzi sigarette e risparmiare miliardi

principale Comments Off

MISURE CONTROLLO E TASSE TABACCO SALVEREBBERO MILIONI VITE

Risultati immagini per accendo sigaretta

Attuare una convinta politica di controllo “anche attraverso le tasse sul tabacco e l’aumento del prezzo delle sigarette” può far risparmiare agli Stati “miliardi di dollari e salvare milioni di vite”. E’ l’ultimo monito contro il fumo che arriva dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e dal National Cancer Institute degli Stati Uniti, nel rapporto ‘The economics of tobacco and tobacco control’. Tali misure “possono ridurre significativamente l’uso del tabacco e proteggere la salute dai grandi ‘killer’ mondiali come cancro e malattie cardiache”. Oggi, ricorda l’Oms, circa 6 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’uso di tabacco e la maggioranza delle vittime è nei paesi in via di sviluppo. Se non controllata, “l’industria del tabacco e l’impatto mortale dei suoi prodotti – avverte l’Oms – costano alle economie del mondo più di mille miliardi di dollari annualmente in spese sanitarie e perdita di produttività”. Al contrario, misure di controllo porterebbero, secondo l’Oms, a maggiori guadagni per gli Stati e ad un calo del 9% dei fumatori. Nel Rapporto, di circa 700 pagine, l’Oms afferma che “i ricavi annuali dalle accise dalle sigarette potrebbero globalmente aumentare del 47%, pari a 140 mld di dollari, se tutti i paesi aumentassero le accise di circa 0.80 dollari per pacchetto”. Inoltre, rileva l’Oms, “questo aumento della tassazione aumenterebbe i prezzi al dettaglio delle sigarette di circa il 42%, portando ad una diminuzione dei fumatori pari al 9% pari a 66 mln di fumatori adulti in meno”. L’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea anche come misure di controllo sul tabacco “non danneggiano l’economia”: “il numero di posti di lavoro collegati al tabacco è diminuito in molti Paesi, soprattutto per l’innovazione tecnologica e la privatizzazione delle aziende manifatturiere una vota statali” e programmi di coltivazione in sostituzione del tabacco “offrono ai coltivatori opzioni alternative”.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 10.01.2017


Esperti, un “trucco” scientifico per detox del dopo-Feste

principale Comments Off

E’ TERMOGENESI, SI BRUCIANO CALORIE SFRUTTANDO TEMPERATURA ACQUA

Risultati immagini per bere acqua

Ogni anno, finite le “abbuffate” natalizie ci si sente in colpa per aver esagerato con le calorie. Per tornare in forma, secondo gli esperti dell’Osservatorio Sanpellegrino si può sfruttare un ‘trucco’ scientifico chiamato termogenesi, che aumenta la produzione di calore dell’organismo.
“Studi internazionali dimostrano che bere due bicchieri d’acqua a temperatura ambiente tre volte al giorno, aumenta del 30% il metabolismo”. Il motivo è che l’acqua, a 20 gradi, viene portata dall’organismo alla temperatura corporea di 37 gradi, e questo fa bruciare più calorie. “Bere molta acqua a più riprese, ad esempio 500 ml quattro volte al giorno per un totale di due litri, può quindi far quadruplicare il dispendio energetico”.
Inoltre, commenta Nicola Sorrentino, docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia, “il potere detossificante dell’acqua è un prezioso strumento di prevenzione, poiché contribuisce all’eliminazione delle tossine”.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 04.01.2017


« Previous Entries