Nanotecnologie e farmaci naturali contro i tumori

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MIX ANCHE CON CHEMIOTERAPICI, SPERIMENTAZIONE  IIT-GALLIERA

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Accordo tra Istituto italiano di tecnologia (Iit) e ospedale Galliera per la sperimentazione dell’utilizzo di nanotecnologie con un mix di farmaci chemioterapici e naturali per combattere il tumore del colon-retto. E’ il primo caso a livello mondiale. “Colpiremo il tumore con delle nanoparticelle caricate con farmaci tradizionali come i chemioterapici e farmaci naturali come la curcumina”, dice il direttore di oncologia medica del Galliera, Andrea De Censi. Ora esperimenti in laboratorio, quelli sui pazienti tra un paio d’anni.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 24.11.2015

Tumori del seno, -30% di mortalità in 23 anni

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693.000 DONNE VIVONO GRAZIE A DIAGNOSI PRECOCE E NUOVE  TERAPIE

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La mortalità per tumore del seno è diminuita di quasi il 30% in 23 anni, dal 1989 al 2012, ed oggi ben 693mila donne vivono grazie a diagnosi precoce e nuove terapie. Il messaggio arriva dal Convegno internazionale sui nuovi farmaci per il cancro al seno che si apre oggi all’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, con oltre 200 esperti da tutto il mondo.
Proprio grazie a diagnosi precoce e farmaci sempre più efficaci oggi in Italia vivono dunque 693mila donne che hanno avuto la neoplasia, con un aumento del 19% rispetto al 2010.
Circa due terzi si sono lasciate la malattia alle spalle, avendo ricevuto la diagnosi da oltre un quinquennio. “Si è registrato negli ultimi vent’anni un aumento costante e progressivo dell’incidenza, ma la mortalità, dopo il picco negli anni Ottanta, è diminuita – spiega Francesco Cognetti, direttore dell’Oncologia Medica del Regina Elena e presidente del Convegno giunto alla quarta edizione -. È migliorata anche la durata della sopravvivenza nelle pazienti con patologia in stadio avanzato. Purtroppo molte di queste donne, nonostante i passi in avanti e l’incremento della durata della loro vita, non ce la fanno. Da qui la necessità di ottimizzare i trattamenti disponibili e individuare nuove soluzioni”. L’obiettivo, sottolinea, è ”potenziare la ricerca sui marcatori biologici, così potremo selezionare al meglio le pazienti e risparmiare risorse”. 

da ANSA.IT Salute&Benessere del 12.11.2015

La longevità è legata a quanto si cammina

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RISCHIO MORTALITA’ RIDOTTO DEL 46% CON 10MILA PASSI AL GIORNO

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C’è un legame diretto fra il numero di passi che una persona compie ogni giorno e la sua longevità. Lo indica un nuovo studio australiano che ha monitorato per un periodo di 15 anni un campione di 3000 persone. Nello studio del George Institute for Global Health e il Menzies Research Institute in Tasmania, pubblicato su Plos One, è emerso che una persona sedentaria che aumenta il numero di passi da 1000 a 10 mila al giorno, 7 giorni a settimana, riduce il rischio di mortalità del 46%. Ogni partecipante, che all’inizio della sperimentazione aveva un’età media 59 anni, era stato dotato di un pedometro per misurare il numero di passi compiuti quotidianamente. Chi ha aumentato il numero di passi da 1000 a 10 mila al giorno, ha ridotto il rischio di mortalità del 46%. Portandolo a 3000 al dì per 5 giorni a settimana, il rischio si è ridotto del 12%. Non solo: l’associazione fra numero di passi al giorno e mortalità è largamente indipendente da fattori come indice di massa corporea e fumo. Ricerche precedenti avevano misurato l’attività fisica solo per mezzo di questionari. Questo è il primo studio a usare pedometri per stabilire il legame fra esercizio e ridotta mortalità nel tempo, in persone apparentemente sane all’inizio, scrive l’autore dello studio, l’epidemiologo di malattie croniche non trasmissibili Terry Dwyer. “L’esercizio può essere un mezzo potenziale per aumentare la longevità. Sappiamo da questa ricerca che il numero di passi quotidiani è inversamente associato alla mortalità da qualsiasi causa”, aggiunge. E osserva che “i pedometri e i congegni per misurare l’esercizio sono ormai a portata di mano di tutti e tutti se ne dovrebbero avvantaggiare”.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 09.11.2015