Ottobre 30, 2015
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Partiranno a breve le visite di orientamento oncologico negli ambulatori della LILT di Ragusa, che coinvolgeranno i dipendenti postali iscritti al Sindacato della CISL che ne hanno presentato richiesta, a seguito della firma della convenzione tra la CISL Postali e la LILT Ragusa. La convenzione darà la possibilità di essere sottoposti a visite per la prevenzione del tumore al seno, visite dermatologiche, ispezione orofaringea, visite pneumologiche per la prevenzione dei tumori all’apparato respiratorio e visite urologiche per la prevenzione del tumore alla prostata. Inoltre, presentando apposita prescrizione redatta dal proprio medico curante, sarà possibile sottoporsi ad un solo esame diagnostico a scelta tra esame alla tiroide, ecografia al seno, mammografia. Grazie al coinvolgimento dei Medici Volontari della LILT, scelti per la loro professionalità e conpetenza quali il Dr. Marco Ambrogio (specialista chirurgia generale Ospedale Civile di Ragusa), il Dr. Giovanni Cirota (Urologo), il Dr. Umberto Copani (Radiologo), il Dr. Riccardo Gafà (Dermatologo), il Dr. Giorgio Ottaviano (Pneumologo), la Dr.ssa Raffaella Ventura (Odontoiatra) si avrà la possibilità di osservare le condizioni cliniche in relazione alle patologie oncologiche più diffuse tra la popolazione maschile e femminile nel campo dei tumori, dove la tempestività è determinante per il buon esito della cura. La stipula della convenzione, firmata dalla Presidente LILT Ragusa Maria Teresa Fattori e dal Segretario Territoriale Sindacato Lavoratori Postali CISL Giorgio Giummarra, renderà tutti più consapevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace e l’unica arma vincente contro i tumori.
Paolo Schininà Addetto Rapporti con la Stampa Sezione LILT Ragusa
Ottobre 29, 2015
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L’85% ADULTI DIPENDENTI DA ALCOLICI LO E’ ANCHE DAL FUMO

La nicotina annulla gli effetti soporiferi dell’alcol, per questo i due vanno spesso a braccetto, con conseguenti danni per la salute di chi cade in trappola di questo ‘circolo vizioso’. Il motivo, scoperto da ricercatori dell’Università del Missouri, mette in luce la ragione per cui il consumo di alcol e l’uso di nicotina sono così strettamente legati, al punto che oltre l’85% degli adulti dipendenti dall’uno, lo è anche dall’altra. La nuova ricerca, pubblicata sul Journal of Neurochemistry, ha previsto l’applicazione di elettrodi per la registrazione del sonno su cavie a cui erano stati somministrati alcol e nicotina. I risultati hanno evidenziato che la nicotina agisce attraverso una parte specifica del cervello, il prosencefalo basale, per sopprimere gli effetti soporiferi dell’alcol. “Uno degli effetti negativi del bere è la sonnolenza”, ha detto l’autore principale dello studio, Mahesh Thakkar, professore associato e direttore della ricerca presso il Dipartimento di Neurologia della University of Missouri School of Medicine. “Tuttavia, la nicotina, se usata in combinazione con l’alcol – aggiunge – agisce come uno stimolante per allontanare il sonno. Per questo se un individuo fuma, è molto più probabile che beva, e viceversa. Si nutrono l’un l’altro”. Il fumo è un fattore che notoriamente contribuisce allo sviluppo di alcolismo. In precedenza era stato dimostrato che i due, se usati in combinazione, aumentano gli effetti collaterali piacevoli attivando una zona del cervello nota come centro di ricompensa, che può portare, a sua volta, a un aumento del consumo di alcol.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 28.10.2015
Ottobre 28, 2015
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VIA LIBERA DEL MINISTERO DELLA SALUTE A MOLINETTE TORINO

Il progetto di ricerca per la cura ed il vaccino del tumore del pancreas, coordinato da Francesco Novelli del Centro Ricerche Medicina Sperimentale (CeRMS) della Città della Salute e della Scienza di Torino, ha superato il processo di valutazione ed è stato finanziato dal Ministero della Salute con un importo di 400.000 euro. Molinette intende sviluppare una nuova terapia basata sulla combinazione della vaccinazione a DNA e della inibizione farmacologica di un piccolo enzima chiamato PI3K.
L’enzima PI3K regola il traffico ed il movimento nei tessuti di particolari cellule immunitarie, chiamate cellule mieloidi soppressorie. Tale enzima aiuta queste cellule a infiltrarsi nel tessuto tumorale e a paralizzare le funzioni dei linfociti killer anti-tumore. Lo scopo dei ricercatori è sviluppare una nuova terapia per il tumore pancreatico, basata sulla vaccinazione a DNA ed il potenziamento dell’attività dei linfociti killer anti-tumore, reso possibile dall’ inibizione dell’enzima PI3K.
Al termine del progetto triennale, il consorzio di ricerca si attende di avere completato lo sviluppo pre-clinico di questa nuova terapia per la cura del tumore pancreatico e di potere trasferire nel breve periodo i risultati della ricerca alla pratica clinica. Il progetto è stato presentato attraverso la Regione Piemonte e la Città della Salute e della Scienza di Torino.
Sono stati finanziati in tutta Italia 221 progetti su 2999 presentati. Il Processo di valutazione dei progetti ha visto coinvolti moltissimi valutatori internazionali, facenti capo ai più importanti ed avanzati Centri di ricerca a livello mondiale. Nello studio oltre all’Unità di Novelli, che coordinerà le ricerche, sono coinvolte anche le Unità della dottoressa Paola Cappello, presso il CeRMS della Città della Salute e della Scienza di Torino, e delle dottoresse Alessandra Ghigo e Laura Conti del Centro di Biotecnologia Molecolare (MBC) dell’Università di Torino.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 27.10.2015
Ottobre 26, 2015
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VANNO INSERITE NEL GRUPPO 1 DELLE SOSTENZE CHE CAUSANO IL CANCRO A PERICOLOSITA’ PIU’ ALTA COME IL FUMO E IL BENZENE

Le carni lavorate come i wurstel ”sono cancerogene”, e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Lo afferma l’International Agency for Research on Cancer (IARC) dell’Oms. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserire fra le ‘probabilmente cancerogene’. La decisione è stata presa, si legge nel documento, dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema. “Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa”.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 26.10.2015
Ottobre 26, 2015
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ONCOLOGI AIOM, +18% UOMINI e 10% DONNE GUARITI IN 17 ANNI

L’Italia si colloca al primo posto per guarigioni da tumore in Europa. Con questo dato incoraggiante si è aperto a Roma il XVII Congresso nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), con la partecipazione di circa 3.000 esperti. In 17 anni (1990-2007), infatti, i pazienti che hanno sconfitto il cancro nel nostro Paese sono aumentati del 18% (uomini) e del 10% (donne). Percentuali, afferma l’Aiom, ”che collocano l’Italia al vertice in Europa per numero di guarigioni”. Il primato italiano per le guarigioni, afferma l’Aiom, è soprattutto nei tumori più frequenti come quelli del colon (60,8% vs 57%), del seno (85,5% vs 81,8%) e della prostata (88,6% vs 83,4%). E oggi si stanno affermando nuove armi come l’immuno-oncologia, che ha già dimostrato di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza a lungo termine nel melanoma e sta evidenziando risultati importanti anche in un big killer come il tumore del polmone e del rene. Gli italiani però, rileva il presidente Aiom Carmine Pinto, ”non conoscono questi importanti risultati: per il 41%, infatti, non esistono terapie efficaci, la maggioranza (54%) ritiene che si debba ancora parlare di male incurabile e il 72% non ha mai letto nulla sull’immuno-oncologia”.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 23.10.2015
Ottobre 22, 2015
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LO STUDIO COINVOLGERA’ 11.000 PAZIENTI

Al via una sperimentazione senza precedenti al mondo sull’efficacia dell’aspirina nel prevenire la recidiva di un tumore (ovvero che il tumore torni dopo essere stato curato ed eliminato). Lo studio, Add-Aspirin phase III trial, partirà in Gran Bretagna e coinvolgerà 11.000 pazienti che sono stati curati o sono attualmente in cura per diversi tipi di tumore (colon, seno, esofago, prostata, stomaco). Lo studio sarà aperto ad oltre 100 centri in Gran Bretagna e durerà fino a 12 anni.
“Ci sono stati alcuni studi che hanno evidenziato la possibilità che l’aspirina possa impedire che un tumore ritorni – spiega Ruth Langley della unità ‘MRC Clinical Trials’ presso la University College di Londra – ma finora non è mai stato allestito uno studio randomizzato per averne una prova certa e definitiva. Questo trial mira a rispondere a questa domanda una volta per tutte; se troveremo che l’aspirina davvero ferma il ritorno di un tumore, questo potrebbe cambiare il futuro delle terapie – fornendo un modo semplice ed economico per fermare le recidive ed aiutare un maggior numero di individui a sopravvivere al cancro”.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 22.10.2015