Tumori: potenziare le cure colpendo metabolismo zuccheri

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STUDIO INTERNAZIONALE MOSTRA LEGAME TRA CANCRO E GLUCOSIO

Il glucosio è la ‘benzina’ del tumore al seno: gli zuccheri, infatti, danno nutrimento alle cellule del cancro e le aiutano a proliferare. Modificando il metabolismo del glucosio, allora, sarebbe possibile aumentare l’efficacia delle cure dirette contro il tumore: a sostenerlo è uno studio condotto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Maddalena Barba, ricercatrice della Divisione di Oncologia Medica B dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma.
La ricerca, in pubblicazione sulla rivista scientifica Oncotarget, è il primo tassello di una serie di studi che vogliono portare questa scoperta direttamente a vantaggio dei malati: “Se i dati saranno confermati da studi successivi condotti in pazienti con caratteristiche sovrapponibili – spiega Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia, che ha lavorato allo studio – è possibile che opportune modifiche dello stile di vita, o la somministrazione di uno o più farmaci diretti contro il metabolismo del glucosio in donne trattate con il farmaco anti-cancro ‘trastuzumab’ possano tradursi in un aumento dell’efficacia terapeutica e in un incremento della sopravvivenza”.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 30.07.2014

Schiaffo a Camel, 23 miliardi alla vedova di un fumatore

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GIURIA DELLA FLORIDA CONDANNA COLOSSO DEL TABACCO AL MAXI-RISARCIMENTO

Uno ‘schiaffo’ da 23,6 miliardi di dollari a Reynolds American, il colosso delle sigarette americano che produce le Camel. E’ il verdetto di una giuria della Florida, che si è schierata con Cynthia Robinson, la vedova di un fumatore morto per cancro ai polmoni nel 1996. Ai maxi danni puntivi si aggiungono altri 16,8 milioni di dollari di danni per compensare la perdita della donna. Il verdetto arriva al termine di un processo durato quattro settimane e che potrebbe non essere chiuso. Il colosso del tabacco presenterà probabilmente appello contro una decisione a suo avviso eccessiva, non in linea con le prove presentate e inammissibile in base alla legge statale e federale.
Il caso è uno delle centinaia presentati in Florida dopo che la corte Suprema dello Stato nel 2006 ha respinto il verdetto da 145 miliardi di dollari della class action contro la Reynolds, aprendo di fatto la strada alla possibilità da parte dei singoli di avviare azioni legali contro l’azienda. Nel capovolgere il verdetto, la Corte Suprema aveva appoggiato molte delle prove presentate, incluso il fatto che la società era negligente, aveva cospirato per nascondere informazioni sui pericoli del fumo e venduto prodotti difettosi.
Nel 2008 Robinson ha deciso di far causa alla Reynolds. “La giuria ha voluto inviare un messaggio all’industria del tabacco: non può continuare a mentire agli americani e al governo americano sulla dipendenza e sui chimici mortali che usa nelle sigarette”, afferma Christopher Chestnut, legale di Robinson. “Il verdetto va al di là della ragionevolezza: presenteremo ricorso e abbiamo fiducia che la corte seguirà la legge e non consentirà questo verdetto”, mette in evidenza il vice presidente di Reynolds, Jeffery Raborn.
Reynolds American ha annunciato nei giorni scorsi l’acquisizione della rivale Lorillard, in un’operazione da 23,4 miliardi di dollari da cui nasce un colosso, il secondo negli Stati Uniti. Un gigante in grado di competere con il numero uno sul mercato, Altria, il cui marchio ‘Marlboro’ rappresenta quasi la metà delle vendite di sigarette negli Stati Uniti. Reynolds controlla il 25% del mercato.

di Serena Di Ronza da ANSA.IT Salute&Benessere del 20.07.2014

Nella frutta e verdura bio fino al 69% più di antiossidanti

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E PER I PESTICIDI LA PRESENZA E’ 4 VOLTE PIU’ BASSA

Frutta, verdura e cereali biologici oltre a contenere meno pesticidi sono anche più ricchi di sostanze antiossidanti, in alcuni casi anche del 69%. Lo afferma uno studio dell’università di Newcastle pubblicato dal British Journal of Nutrition.
I ricercatori hanno riesaminato 343 studi pubblicati sull’argomento, applicando dei metodi statistici per comparare i diversi risultati. Il risultato e’ stato che in media i prodotti biologici contengono il 17% in piu’ di antiossidanti, e per alcune classi questa cifra è ancora superiore. I flavanoni, ad esempio sono il 69% in più. Dal punto di vista dei pesticidi invece i livelli nelle verdure non biologiche è quattro volte superiore, ed è molto più alto anche il livello di cadmio, un metallo tossico. ”Questo studio ha dimostrato che c’è una variazione nella composizione degli alimenti a seconda del metodo di coltivazione – spiega l’autore principale, Carlo Leifert – ora bisogna studiare l’effetto che può avere passare a una dieta biologica. Alcuni di questi antiossidanti però sono stati legati da studi scientifici a un minore rischio di tumori e altre malattie”. 

da ANSA.IT Salute&Benessere del 13.07.2014

La LILT Ragusa all’aeroporto di Comiso

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Un accordo tra la Direzione SOACO dell’aeroporto di Comiso, rappresentata dall’Ing. Carmelo Cumbo e il Presidente della Sezione LILT di Ragusa, Maria Teresa Fattori, ha reso possibile l’installazione di un contenitore in plex, posizionato subito dopo il controllo di sicurezza, per la raccolta di  offerte da destinare alle attività della LILT. Sul frontale del contenitore, una apposita tasca contiene depliant e brochure,a disposizione dei viaggiatori in transito ed  illustrative delle attività della LILT nell’ambito dei propri ambulatori  provinciali.

Paolo Schininà Ufficio Stampa LILT Ragusa

A tavola contro cancro, bocciate grigliate promosse spezie

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I CONSIGLI DELL’ONCOLOGO GRIDELLI, ATTENZIONE SALE

Estate, tempo di grigliate. Ma attenzione, perché carne e pesce alla brace aumentano il rischio tumori. Benzopirene e altri idrocarburi aromatici che si formano durante la combustione si depositano, infatti, sulle superfici degli alimenti grigliati, in quantità tali che, su un chilo di carne alla brace, se ne trovano concentrazioni corrispondenti a quelle contenute in 600 sigarette. Per limitare i danni, è bene pulire sempre bene la brace e prevedere nel menu anche frutta e verdura fresca che, grazie ai loro antiossidanti e fibre, riducono l’assimilazione di sostanze tossiche. Sono alcuni dei consigli di cui è ricco il libro ‘In cucina contro il cancro’, scritto dall’oncologo Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia e dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica presso l’Ospedale San Giovanni Moscati di Avellino, nonché presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Toracica (Aiot).
Ricetta dopo ricetta, Gridelli svela i segreti della cucina ‘anticancro’ e passa in rassegna le regole per una corretta selezione, cottura e conservazione degli alimenti, sempre nell’ottica della prevenzione delle patologie tumorali. E se delle proprietà protettive contro i tumori di legumi, ortaggi e cereali integrali si è scritto molto, meno si sa, ad esempio, di quelle delle spezie. La curcuma, spiega Gridelli, è un buon antinfiammatorio, i chiodi di garofano potenti antiossidanti, la noce moscata ha mostrato attività antitumorale bloccando, su cavie, la crescita di tumori all’intestino, alla pelle e ai tessuti molli. Non da meno è il rosmarino, ricco di carnosolo che, su test animali, si è mostrato efficace contro il cancro della mammella e della pelle. Mentre il carvacrolo, di cui è ricco l’origano, ha mostrato in vitro di avere effetto contro il carcinoma prostatico. Attenzione, mette in guardia l’esperto, al sale: non solo provoca ipertensione ma aumenta anche il rischio di cancro allo stomaco o al pancreas a causa della concentrazione di sodio, minerale che partecipa, insieme ai nitrati, alla formazione di nitrosammine, sostanze notoriamente cancerogene. Certo, le spezie ed altri alimenti non sono una ‘bacchetta magica’, ma possono aiutare. Attualmente, infatti, precisa l’autore, si può parlare solo di ”potenziale efficacia antitumorale”.
“Il consumo di alimenti contenenti sostanze con documentata attività antitumorale in esperimenti su colture cellulari e animali da laboratorio – spiega – deve essere considerato come un effetto positivo potenziale, perché non vi è ad oggi la dimostrazione scientifica di efficacia e di un effetto protettivo di queste sostanze nell’uomo”. Tuttavia, “i principi attivi di molte di tali sostanze sono oggi in fase di studio per lo sviluppo di nuovi farmaci antitumorali”. E poiché, come commenta lo Chef Antonello Colonna nell’introduzione del libro, “il buono può essere anche sano”, la seconda parte del volume è costituita da 100 ricette per mettere in pratica le indicazioni alimentari anti-cancro.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 28.06.2014