Giugno 16, 2014
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A LANCIARE L’ALLARME UNA RICERCA USA

(di Elida Sergi)
I prodotti a base di nicotina usati per smettere di fumare, come cerotti, gomme e sigarette elettroniche, anziché portare benefici potrebbero essere dannosi per la salute: potrebbero avere un effetto cancerogeno, rendendo il loro utilizzo poco sicuro. A lanciare l’allarme i ricercatori del Virginia Bioinformatics Institute, negli Usa, in uno studio pubblicato sulla rivista Oncotarget.
Eseguendo degli esami in laboratorio, infatti, gli studiosi hanno riscontrato che la nicotina provocava migliaia di mutazioni chiamate polimorfismi del singolo nucleotide (Snp) nelle cellule esposte, rispetto a quelle di controllo. Modelli simili di mutazioni sono stati osservati anche nelle cellule che sperimentano stress ossidativo, un effetto precursore del cancro, portando quindi a smentire tutte le teorie precedenti secondo le quali la nicotina – tra le 4.000 sostanze chimiche presenti nella sigaretta – era quella in qualche modo più ‘sana’.
Un precedente studio, svolto da alcuni degli stessi autori e pubblicato sulla rivista Plos One ha esaminato gli schemi di espressione genica causati dalla nicotina, cosa che permette adesso, secondo il genetista Jasmin Bavarva, di avere un ampio quadro degli effetti genomici di questa sostanza. “Questi risultati sono importanti perché per la prima volta si misurano direttamente un gran numero di variazioni genetiche causate dalla nicotina, mostrando che questa sostanza da sola può mutare il genoma” ha aggiunto Harold Garner, direttore di Informatica Medica dell’Istituto americano. Ciò è particolarmente importante in quanto prodotti a base di nicotina vengono utilizzati come ‘terapia’ per smettere di fumare”.
I risultati di questa ricerca, a cui se ne sommano altri diffusi di recente relativi sopratutto al fatto che le sigarette elettroniche che contengono nicotina non aiuterebbero veramente a smettere di fumare, sembrerebbero insomma suggerire che se si decide di chiudere una volta per tutte con le ‘bionde’ l’unica arma davvero efficace sulla quale fare leva e’ la determinazione: bisogna spegnerle e cercare di non ricascarci più, senza ricorrere ad ‘aiutini’ che potrebbero rivelarsi inutili o peggio ancora dannosi.
Un primo passo e’ la consapevolezza di quanto si fuma: per questo ci sono delle app apposite da scaricare, tra le quali ‘Quanto fumi?’ del Ministero della Salute in collaborazione con il telefono verde dell’Istituto superiore di sanità, che servono a mettere nero su bianco la ‘consistenza’ reale del problema e magari, così, ad affrontarlo.
da ANSA.IT Salute & Benessere del 16.06.2014
Giugno 6, 2014
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TEST CLINICI IN CORSO CON DIETE “MIMA-DIGIUNO”

Basta qualche giorno di digiuno per risvegliare il sistema immunitario, rinforzarlo e ringiovanirlo, sia in età avanzata sia in caso di tumore, rendendo l’organismo più reattivo e combattivo contro le malattie. Resa nota sulla rivista Cell Stem Cell, la scoperta è del genovese Valter Longo, Direttore dell’Istituto di Longevità della University of Southern California.
Gli esperti hanno anche iniziato sperimentazioni su pazienti con tumore e sugli anziani per vedere gli effetti del digiuno e di una dieta ‘mima-digiuno’ sul sistema immunitario. Già in un precedente studio, Longo e i colleghi genovesi dell’Ospedale Gaslini avevano dimostrato che la ‘terapia del digiuno’ potenzia di molto l’effetto della chemio (anche di 20 volte nel caso di cancro su animali). A seguire, i ricercatori hanno ideato la dieta ‘mima-digiuno’ ora in sperimentazione clinica.
La dieta è più sicura del digiuno perché evita carenze nutritive. Con gli anni anche il sistema immunitario invecchia e diviene meno funzionante, quindi l’anziano è più esposto a rischio infezioni e altre malattie. Lo stesso avviene nel cancro. Gli esperti hanno visto che esponendo topolini per qualche giorno al digiuno, prima della chemio, i globuli bianchi si riducono ma poi subito dopo aumentano e risultano rinvigoriti grazie a staminali che vengono riversate nel sangue.
“Abbiamo scoperto che questo effetto è in grado di accendere le cellule staminali rendendole in grado non solo di rigenerare cellule immunitarie e fermare l’immunosoppressione causata dalla chemioterapia, ma anche di ringiovanire il sistema immunitario di topi”, conclude Longo.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 06.06.2014
Giugno 3, 2014
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CRESCE IL NUMERO DEI “FORTI FUMATORI” TRA I GIOVANISSIMI

Aumenta la percentuale dei fumatori in Italia, passata in un anno dal 20,6% al 22% della popolazione, ma per la prima volta ad aumentare sono soprattutto le fumatrici, passate dal 15,3% del 2013 al 18,9% del 2014.
Viceversa si osserva un lieve ma costante decremento dei fumatori uomini che passano dal 26,2% al 25,4%. Sono questi i dati più significativi del Rapporto sul fumo in Italia rilevati dall’indagine Doxa effettuata per conto dell’ISS in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Secondo l’indagine, presentate oggi nell’ambito del XVI Convegno “Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale” e in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, la fascia di età in cui si concentrano i fumatori, sia uomini che donne, è tra i 25 e 44 anni e il consumo medio è di 13 sigarette al giorno. Aumentano i ‘forti fumatori’, soprattutto tra i giovanissimi: tra i 15 e i 24 anni il 67,8% fuma meno di 15 sigarette al giorno ma nel 2013 erano l’81%. Si inizia a fumare mediamente a 17,8 anni e la motivazione principale resta l’influenza dei coetanei. Gli ex fumatori sono 6,6 milioni (il 12,8%) e si smette di fumare mediamente a 43,2 anni, ma circa il 30% tenta di smettere senza successo.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 30.05.2014