Marzo 20, 2014
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In pieno svolgimento, anche nella nostra provincia, la “Settimana nazionale per la prevenzione oncologica” organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, giunta alla XIII edizione. “Si tratta – dice la presidente iblea della Lilt, Teresa Fattori – di uno dei principali appuntamenti della Lega Tumori, supportato, oltre che da vari sponsor, anche dal Ministero della Salute. Noi, con la collaborazione della Coldiretti, abbiamo approntato una serie di appuntamenti nel corso dei quali vengono messi in evidenza le regole da seguire per prevenire, curare e guarire il tumore; a cominciare da una sana e corretta alimentazione. La nostra “dieta mediterranea” – ad esempio – celebre per le sue virtù salutari (recentemente proclamata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità) è un modello nutrizionale i cui ingredienti principali sono frutta fresca, verdura, pesce e legumi. E l’olio extravergine d’oliva (prodotto ad altissimi livelli nelle nostre zone) è il “Re” della dieta mediterranea, alleato del nostro benessere per le sue qualità protettive, non solo nei confronti delle malattie vascolari e metaboliche, ma anche per i vari tipi di tumore”. In questa ottica si sta sviluppando in città il programma della “Settimana per la prevenzione oncologica”. Nei giorni scorsi presso il settimanale mercatino antistante la Parrocchia del Preziosissimo Sangue sono state distribuite le classiche bottiglie di olio Lilt, trovando grande interesse fra la gente. E domani, 21 marzo, presso la sede provinciale dell’Ordine dei Medici in Via Nicastro 50, alle ore 17, si avrà una conferenza sulla prevenzione del tumore del seno e sul tumore alla prostata. Nel corso della manifestazione (organizzata in sinergia con l’Associazione Volontari Ospedalieri) verranno distribuite delle confezioni contenenti ortaggi vari, messi a disposizione dalla Coldiretti iblea. La “Settimana per la prevenzione oncologica” si concluderà poi il 23 marzo: previste altre manifestazioni con la collaborazione fra associazioni ed enti, con il prezioso supporto della Coldiretti.
Giovanni Pluchino LA SICILIA del 20.03.2014
Marzo 14, 2014
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PREVENZIONE IN PRIMO PIANO ANCHE A TAVOLA

Dal 16 al 23 marzo p.v. si terrà la XIII edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, uno dei principali appuntamenti della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’evento ha come obiettivo informare correttamente, sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per i vincere i tumori.
Focus particolare di questa edizione è il ruolo dell’obesità e del sovrappeso infantile ed adolescenziale come fattore favorente lo sviluppo di tumori. Un numero crescente di studi dimostra infatti che i bambini e gli adolescenti in eccesso di peso o obesi hanno un rischio sostanzialmente aumentato di sviluppare vari tipi di tumore. Scienza e medicina sono concordi nell’affermare che più di un terzo dei tumori non si svilupperebbe se accompagnassimo ad una sana alimentazione, poche e semplici regole che aiutino a ridurre il rischio di sviluppare la malattia: praticare un’attività fisica regolare, non fumare, ridurre il consumo di alcol, alimentarsi con più frutta fresca e verdura. Se tutti adottassimo questi corretti stili di vita, si raggiungerebbe in tempi brevi una guaribilità complessiva dal cancro di oltre l’80 per cento.
La LILT promuove dunque in questa occasione le virtù della “dieta mediterranea”, celebre per le sue proprietà salutari, ed il consumo soprattutto dell’olio extravergine di oliva, testimonial storico della campagna, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore.
Dal 16 al 23 marzo p.v. i volontari della LILT si mobiliteranno per essere presenti nelle maggiori piazze italiane e offrire la bottiglia di olio extravergine di oliva, accompagnata ad un utile opuscolo ricco di informazioni sui corretti stili di vita, con consigli e appropriate ricette di importanti chef nazionali.
Anche i volontari della Sezione LILT di Ragusa, saranno a disposizione di tutti per offrire quei servizi che, da oltre 90 anni, caratterizzano la LILT nella lotta ai tumori. Sabato 15 Marzo dalle 9,30 alle ore 12 un gazebo LILT sarà allestito presso il Mercatino di Campagna Amica Coldiretti a Ragusa.
Il prossimo 21 Marzo alle 17,00, nel salone dell’Ordine Provinciale dei Medici si terrà un Seminario sulla prevenzione del tumore al seno ed alla prostata, organizzato in sinergia con la Associazione Volontari Ospedalieri di Ragusa. Al termine del seminario e nell’ambito della Campagna Amica Coldiretti verranno offerti, ai partecipanti, prodotti agricoli come esempio di una sana e corretta alimentazione.
Per conoscere giorni e orari di apertura degli Ambulatori LILT di Ragusa, chiamate il numero 0932.229128.
Paolo Schininà Ufficio Stampa LILT Ragusa
Marzo 13, 2014
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STUDIO DELL’UNIVERSITA’ CATTOLICA, ATTACCA DNA CELLULE DISCHI

Il fumo ”piega la schiena”, provocando danni gravi al Dna dei dischi intervertebrali (cuscinetti ammortizzanti tra le vertebre). I danni alla colonna potrebbero essere ancora più gravi per chi inizia a fumare da adolescente.
Sono i risultati di uno studio su topi esposti al fumo di sigaretta condotto da Enrico Pola e Luigi Nasto dell’Università Cattolica di Roma, con la University of Pittsburgh, e pubblicato su ‘The Spine Journal’.
La degenerazione dei dischi è responsabile di molte patologie della colonna, come lombalgie e cervicalgie croniche.
L’invecchiamento è la causa principale di degenerazione discale, però molteplici fattori di rischio collaborano all’accelerazione di questo processo degenerativo e adesso appare chiaro che il fumo è tra questi.
Lo studio italiano ha evidenziato l’azione nociva dei composti del fumo sul DNA delle cellule dei dischi. I ricercatori hanno esposto a fumo cronico di sigaretta topi di laboratorio sani e topi con un deficit di funzionamento dei meccanismi di riparazione del DNA. Questo secondo gruppo di topi è molto più suscettibile al danno indotto da qualsiasi agente che attacchi il DNA, compreso il fumo.
Tutti i topi esposti hanno sviluppato segni gravi di degenerazione discale con perdita in altezza dei dischi intertevertebrali. Le cellule discali hanno mostrato segni precoci di invecchiamento. I topi più suscettibili al danno al DNA presentavano danni vertebrali solo leggermente superiori rispetto ai topi sani di controllo. Questo dimostra che il fumo non agisce solo sul DNA. Altri meccanismi sono sicuramente in gioco nei soggetti fumatori. Lo studio suggerisce anche che il danno alla colonna potrebbe essere ancora più grave iniziando a fumare precocemente, in età adolescenziale, infatti, quando i topi esposti al fumo sono ‘cuccioli’ la gravità della degenerazione discale è dieci volte maggiore rispetto ai topi adulti.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 11.03.2014
Marzo 6, 2014
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QUARTA METROPOLI USA DOPO NEW YORK, BOSTON E CHICAGO

Anche Los Angeles mette al bando le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici. Dopo New York, Chicago e Boston, la citta’ degli angeli e’ la quarta metropoli Usa ad accendere il semaforo rosso contro lo ‘svapare’ nei ristoranti, bar e in qualsiasi luogo pubblico. Traballa sempre di piu’ quindi il futuro di un’industria che secondo gli analisti alla fine potrebbe superare il business da 80 miliardi di dollari all’anno del tabacco. Gli esperti di salute pubblica temono che lo svapare, che ultimamente sta prendendo sempre piu’ piede tra adolescenti e giovani, possa introdurre al vizio del fumo i non fumatori. Inoltre, si sa poco degli effetti delle sostanze chimiche contenute nelle cartucce.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 05.03.2014
Marzo 3, 2014
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Umberto Veronesi Direttore Scientifico IEO di Milano
Il dibattito sulla mammografia, appena riacceso dallo studio canadese pubblicato sul British Medical Journal, non è una novità e non deve stupire. Tuttavia bisogna sia chiaro che stiamo discutendo di risultati di mammografie (e relativi trattamenti) effettuate 25 anni fa, quando la tecnologia non era quella di oggi, e dunque dobbiamo essere molto cauti, prima di trarre indicazioni di comportamento. Ad esempio in contraddizione con quanto affermato nello studio canadese, studi altrettanto autorevoli, come lo svedese Tabar, dimostrano infatti che la mammografia è in grado di ridurre notevolmente la mortalità. Anzi la maggior parte dell’oncologia europea è con me nel rassicurare le donne su un punto preciso: per il tumore del seno, la diagnosi precoce salva la vita. Tutto parte da un concetto inconfutabile: più il tumore è piccolo, più è facile da curare e maggiori sono le probabilità di guarigione, oltre che di mantenere la propria immagine corporea. Dunque il tema di discussione non è “se” ma “con quale frequenza”, ed eventualmente “come”, controllare il seno femminile alla ricerca di eventuali tumori iniziali. All’Istituto Europeo di Oncologia abbiamo studiato 1200 casi di tumori occulti, vale a dire quei tumori impalpabili che si scoprono soltanto con esami strumentali (mammografia, ecografia e risonanza magnetica). Prima abbiamo messo a punto una tecnica chirurgica (chirurgia radioguidata) e poi abbiamo seguito le pazienti per 10 anni, rilevando un tasso di guarigione del 98,7%. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “The Oncologist”. E’ dunque scientificamente dimostrato che se una donna scopre un tumore mammario quando è impalpabile, la probabilità di guarigione è quasi totale, mentre le chances diminuiscono man mano che la lesione diventa più estesa, fino ad essere percepita dalle nostre mani. Ora vogliamo spingerci più in là e abbiamo promosso un programma ancora più intenso di esami: stiamo sperimentando se intensificando la frequenza della mammografia (una volta all’anno dopo i 40 anni) e dell’ecografia (ogni 6 mesi dopo i 30 anni) e effettuando la risonanza magnetica nelle situazioni più a rischio, riusciamo ad intercettare tumori a uno stadio così iniziale da essere guaribili in una percentuale vicina al 100%. I risultati preliminari sono incoraggianti e dunque noi pensiamo che questa sia la via da seguire. Dobbiamo considerare che chirurgia e radioterapia si sono già spinte al loro limite di efficacia, mentre la chemioterapia non ha dato i risultati sperati e solo le terapie ormonali danno esiti soddisfacenti per i tumori ormonoresponsivi. Il futuro della lotta al tumore al seno resta dunque nella anticipazione della diagnosi.
da CORRIERE DELLA SERA del 02.03.2014