Tumori: fumare anche dopo diagnosi aumenta rischio morte

principale Comments Off

 

Le persone che continuano a fumare dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro hanno un rischio di morire per qualsiasi causa più alto del 59% rispetto a chi invece non fuma. Il dato arriva da uno studio pubblicato su Cancer Epidemiology, rivista della Associazione americana per la ricerca sul cancro.
Secondo lo studio, inoltre, il rischio di chi continua a fumare è del 76% più alto rispetto invece a coloro che, dopo la diagnosi di cancro, smettono con le sigarette. “Molti pazienti – spiega Li Tao, epidemiologa del Cancer Prevention Institute della California e coordinatrice della ricerca – pensano che sia inutile smettere di fumare, se il danno provocato dalle sigarette è già avvenuto. Il nostro studio però dimostra l’impatto che il fumo di sigaretta ha sulla sopravvivenza dopo una diagnosi di cancro, e sottolinea la necessità di misure per fermare il più possibile l’uso di tabacco”.
Il rischio di morire aumentato dal fumo di sigaretta varia in base alla sede del tumore: ad esempio il rischio in chi continua a fumare è aumentato di 2,95 volte se il cancro è alla vescica, di 2,36 volte se è al polmone, e di 2,31 volte per il tumore del colon-retto. “Solo una piccola percentuale di pazienti con diagnosi di cancro – conclude Tao – ricevono un aiuto concreto dal proprio medico per smettere di fumare, e meno della metà di questi pazienti alla fine smettono di fumare dopo la diagnosi.
Quindi, c’è ancora un grande margine di miglioramento, per implementare strategie che incentivino lo smettere di fumare”.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 10.12.2013

Eventi LILT Dicembre 2013

principale Comments Off

14 Dicembre – 10° Moto Fiaccolata – Ragusa.

 

L’Associazione Moto Club Ibleo ha scelto la LILT di Ragusa per devolvere il ricavato della quota di iscrizione di questa partecipata  manifestazione, giunta alla 10° edizione. Un corteo costituito da più di 100 motociclette, si snoderà attraverso il centro urbano da P.zza Libertà a P.zza Duomo a Ragusa Ibla.La LILT sarà presente con un gazebo alla partenza e donerà ai motociclisti una bandierina col simbolo  LILT e che verrà esposta sulle moto del corteo.

21 Dicembre1° Giornata della Solidarietà

 

Passeggiata per le vie del centro storico animata dall’Associazione “ Quattropassi in campagna” per promuovere una raccolta fondi per l’acquisto di un defibrillatore da installare negli impianti sportivi comunali. L’iniziativa coinvolgerà gli alunni con lo scopo di sensibilizzarli ai temi della “ solidarietà”, “ pratica sportiva” e “ socializzazione”.La Sezione LILT di Ragusa , fra i promotori dell’iniziativa , sarà presente con i suoi volontari.

Ufficio Stampa Sezione LILT Ragusa 10.12.2013

Tumore fa meno paura in Europa e in Italia si sopravvive di più

principale Comments Off

 

STUDIO ISS E ISTITUTO TUMORI, SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI AUMENTA

In Italia i malati di cancro hanno una sopravvivenza maggiore rispetto alla sopravvivenza media europea. Le differenze maggiori tra Italia e resto d’Europa si osservano per i tumori dello stomaco (sopravvive a 5 anni dalla diagnosi il 32% dei pazienti italiani rispetto al 25% medio europeo), del rene (67% contro il 61%), della prostata (89% contro il 83%), del colon (61% contro il 57%), e della mammella (86% contro il 82%). Sono solo alcuni dei dati emersi dallo studio EUROCARE-5, condotto dai ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dell’Istituto superiore di Sanità e pubblicato sulla rivista The Lancet Oncology.
Lo studio, sui dati dei registri dei 29 paesi EU per un totale di 9 milioni di adulti e 60.415 bambini cui è stato diagnosticato un tumore tra 2000 e 2007, mette in luce un miglioramento dei tassi di sopravvivenza in tutti i paesi europei; in particolare si va riducendo il gap di sopravvivenza tra Europa dell’Este e Europa Occidentale.
La buona notizia è che il numero di adulti che sopravvivono almeno 5 anni dalla diagnosi di tumore è aumentato costantemente nel tempo in tutta Europa – spiega Roberta De Angelis dell’ISS.
Questo è in gran parte da attribuirsi all’incrementata diffusione dei programmi di screening e ai progressi dei protocolli di cura. 

da ANSA.IT Salute&Benessere del 05.12.2013

Tumore seno, test italiani per distruggerlo con calore ultrasuoni

principale Comments Off

 

STUDIO PRESENTATO A MEETING SOCIETA’ RADIOLOGI NORD AMERICA

Un nuovo tipo di trattamento per il tumore del seno potrebbe eliminare il ricorso ad interventi chirurgici utilizzando, al loro posto, il calore di ultrasuoni ad alta intensita’ per distruggere la neoplasia.
Gli esperimenti della nuova tecnica sono stati condotti con successo alla universita’ ‘La Sapienza’ di Roma sotto la guida di Alessandro Napoli e presentati oggi alla Conferenza annuale della Societa’ Nord americana di radiologia. I dati illustrati dai ricercatori italiani stanno riscuotendo molto interesse tra gli esperti e sui media statunitensi.
La tecnica – chiamata ‘ablazione con ultrasuoni guidata da risonanza magnetica’ – usa il calore per distruggere i tumori della mammella.
La procedura utilizza la risonanza magnetica per individuare precisamente la localizzazione del cancro, e successivamente onde di energia acustica da ultrasuoni ad alta intensita’ per rimuovere le cellule maligne.
Lo studio di Napoli ha incluso 12 pazienti diagnosticate con cancro del seno duttale invasivo:ogni paziente e’ stata sottoposta alla nuova tecnica una sola volta e in 10 delle 12 volontarie il tumore e’ stato distrutto. I test successivi non hanno mostrato alcun segno di rimanenze neoplastiche.
Nessuna delle pazienti ha sofferto alcuna complicazione durante o dopo la procedura, ma lo stesso Napoli ha sottolineato la necessita ‘ di condurre ricerche piu’ ampie prima che si pensi di adottare la procedura a livello diffuso.

da ANSA.IT Salute&Benessere del 05.12.2013

E-cig possono spingere adolescenti a fumare

principale Comments Off

 

LO RILEVA UNO STUDIO DELLA UNIVERSITY OF CALIFORNIA

Le sigarette elettroniche, lungi dall’allontanare dal vizio, potrebbero esser causa di dipendenza dal tabacco tra gli adolescenti. Nel primo studio del suo genere, riportato da Medical News Today, i ricercatori della University of California, San Francisco (UCSF), segnalano che i giovani che le utilizzano per smettere di fumare sono portati, in realtà, a fumare più. Promosse come alternative più sicure alle sigarette, poi contestate perché contenenti liquidi potenzialmente dannosi, di recente riammesse in Italia, nei luoghi pubblici, dopo esserne state bandite: le E-sig continuano a far discutere. Lo studio, pubblicato online sul Journal of Adolescent Health, ha analizzato i comportamenti di 75.643 giovani coreani da 7 a 12 anni, evidenziando che 4 su 5 sono fumatori “duali” ovvero utilizzano sia tabacco che sigarette elettroniche. Inoltre, chi usa e-cig in genere ha tentato di smettere di fumare, il che suggerisce che il messaggio di marketing funziona, ma in realtà non ha ottenuto successo. Anzi, l’utilizzo di questi dispositivi alimentati a batteria che producono un aerosol di nicotina e altre sostanze chimiche, induce a creare un nuovo percorso di tabagismo. Rischio non da poco considerando che il loro utilizzo è salito alle stelle in Corea: meno dell’1% dei giovani le aveva provate nel 2008, oltre il 9% nel 2011. Stessa forte penetrazione nel mercato giovanile, anche negli Stati Uniti, dove i ‘Centri federali per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione’ riportano che 1,78 milioni di studenti americani le hanno utilizzate a partire dal 2012, il doppio rispetto al 2011. “Stiamo assistendo all’inizio di una nuova fase dell’epidemia da nicotina e a un nuovo percorso verso la dipendenza da parte dei bambini”, spiega l’autore dello studio, Stanton A. Glantz, direttore del ‘Centro per il Controllo la Ricerca e l’Educazione sul Tabacco’ della UCSF. 

da ANSA.IT Salute&Benessere del 02.12.2013