Paura rughe e impotenza la “spinta” che fa smettere di fumare.
Luglio 1, 2013 principale Comments Off
TIMORE CANCRO NON E’ SOLA RAGIONE
Paura delle rughe e dell’impotenza, piu’ che della possibilita’ di essere colpiti dal cancro. Questa la ragione primaria per cui molti fumatori sarebbero pronti a dire addio alle ‘bionde’. A rivelarlo e’ uno studio della St Andrews University in Gran Bretagna, pubblicato sulla rivista Health Educational Journal, condotto su un campione di 19.000 fumatori inglesi intervistati via web. Proprio mentre la Commissione europea, con la nuova direttiva sui tabacchi, si propone di incentivare le immagini scioccanti sui pacchetti di sigarette per dissuadere le persone dal fumo, il nuovo studio rivela dunque come il timore di sviluppare un tumore non sempre rappresenti la ‘spinta’ decisiva per smettere. Per le donne, infatti, la paura delle rughe e di un invecchiamento precoce, come per gli uomini la ‘minaccia’ alla virilita’, sono ragioni spesso predominanti nella scelta di dire addio alle ‘bionde’. Cosi’, chiedendo agli intervistati quale fosse l’immagine di maggiore impatto sui pacchetti, l’80% ha indicato quella relativa al cancro al collo, seguita dall’immagine dei danni che le sigarette procurano ai denti (77%) e da quella raffigurante dei polmoni col cancro (72%). E’ pero’ anche emerso che le donne fumatrici erano maggiormente colpite dalle immagini relative all’invecchiamento della pelle, mentre una percentuale consistente di uomini era colpita in primo luogo dalle immagini che evidenziavano i rischi per le performance sessuali, con una prevalenza per entrambi i sessi nella fascia di eta’ 16-39 anni. Al contrario, le immagini relative al cancro da fumo sono risultate avere un maggiore impatto soprattutto tra gli over-50. Da qui la conclusione degli esperti: dal momento che immagini specifiche hanno un diverso effetto persuasivo in base alla tipologia di fumatori, sarebbe bene considerare un approccio diversificato, con immagini appropriate sui pacchetti a seconda che una marca sia piu’ venduta tra gli uomini, le donne o i giovani. Un peso notevole ha, poi, l’aspetto psicologico: ”La morte – afferma la presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap), Paola Vinciguerra – viene tenuta emozionalmente lontana. Tutti sappiamo che c’e', ma e’ proprio questo il motivo per cui tendiamo ad illuderci che non ci riguarda. Proprio perche’ tenuta emozionalmente lontana, non sara’ la paura della morte a farci cambiare idea per esempio sul continuare o meno a fumare”. Paradossalmente, spiega, ”in virtu’ di questo meccanismo di difesa, sono altre le paure che potrebbero farci smettere. Sono le paure che sentiamo vicine: la vecchiaia per le donne, la perdita di virilita’ per gli uomini. Abbiamo cioe’ paura di perdere quelle ‘protezioni’ che ci fanno sentire al sicuro dal senso d’inadeguatezza. La morte c’e', ma per il momento – conclude l’esperta – non e’ il nostro problema’.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 28.06.2013