Aprile 30, 2013
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RAPPORTO OSSERVASALUTE 2012, PREOCCUPA CONSUMO ALCOLICI GIOVANI

Grassi e poco propensi a praticare sport. Ma sempre meno fumatori, anche se resta forte l’attaccamento al bicchiere. E’ il quadro in chiaroscuro degli stili (scorretti) di vita degli italiani tracciato dalla decima edizione del Rapporto Osservasalute 2012, messo a punto dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni italiane. Con la bilancia si scontrano soprattutto gli uomini: il 45,5% di loro risulta in sovrappeso (44,3% nel 2010) rispetto al 26,8 (27,6% nel 2010) delle donne e obeso il 10,7% (era l’11,1% nel 2010) degli uomini e il 9,4% (9,6% nel 2010) delle donne. In media e’ fuori forma il 35,8% della popolazione adulta e affronta l’obesita’ un italiano su dieci. Ma le difficolta’ a tenere il peso sotto controllo, se restano ‘appannaggio’ delle Regioni del Mezzogiorno (Basilicata e Molise guidano la classifica dell’obesita’ con rispettivamente il 13,1% e 13,5% mentre in Campania e Puglia sono sovrappeso 4 cittadini su 10) guardando il trend degli ultimi anni sta colpendo soprattutto il Nord Italia, con il Nord-Ovest che registra un +2,4% di persone con eccesso ponderale e il Nord-Est che vede un aumento consistente delle persone obese. La pigrizia, invece e’ un ‘vizio’ tutto femminile, visto che la quota di sedentari e’ maggiore tra le donne (44,4% vs 35%) mentre sono gli uomini che praticano maggiormente sport (il 26,% con continuita’ e il 12,6% saltuariamente, mentre fra le donne la quota e’, rispettivamente, del 18% e del 7,9%).
Diminuiscono invece i fumatori, da 22,8 a 22,3% nel 2011 (e l’Emilia Romagna e’ la terra degli ‘ex’, con il 27,3% che ha scelto di abbandonare per sempre le bionde contro una media nazionale del 23,4% mentre la maglia nera va al Lazio). E se diminuisce anche chi ama gli alcolici (i non consumatori sono aumentati del 3,3%) a preoccupare sono i comportamenti a rischio soprattutto dei piu’ giovani visto che oltre 300 mila minori di 11-15 anni di eta’ usano l’alcol secondo modalita’ rischiose e fonte di danni per la salute, mentre e’ in continuo aumento il binge drinking.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 29.04.2013
Aprile 24, 2013
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New York va avanti nella sua guerra al fumo. Le autorità della città intendono aumentare l’età legale per acquistare le sigarette, portandola a 21 anni dai 18 anni attuali. La Grande Mela diventerebbe così la prima città degli Stati Uniti ad alzarla oltre i 19 anni. L’innalzamento rappresenta un cambio di rotta per il sindaco Michael Bloomberg, che nel 2006 si era dichiarato contrario a tale misura perchè inefficace: alla presentazione della proposta Bloomberg non si è presentato in conferenza stampa, ma si è lasciato rappresentare da Thomas Farley, commissario del Dipartimento di Igiene della città. “Più difficile è per gli studenti avere accesso a prodotti legati al tabacco, maggiore è la probabilità che non inizino a fumare” afferma lo speaker Christine Quinn. Circa 20.000 studenti dei licei newyorkesi fumano, e circa l’80% dei fumatori della città ha iniziato prima dei 21 anni.
da Giornale di Sicilia del 24.04.2013
Aprile 23, 2013
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Il palato e’ cambiato, si va verso i sapori forti. Il consumo di cibi piccanti, affumicati, salati, alle erbe, acerbi e amari e’ quasi raddoppiato negli ultimi 3 anni. Lo attesta la top ten dei consumi alimentari per l’anno 2013 stilata dell’Institute of Food technology di Chicago, pubblicata in questi giorni su Food Technology. Fra i primi posti i cibi ‘freschi’ ritenuti ‘salutari’ per 9 persone su 10.
L’80% cerca la dicitura ‘fresco’ sui prodotti venduti al supermercato e il 58% la cerca sui menu’ dei ristoranti. Seguono quelli ‘fatti in casa’, ‘stagionali’, ‘non congelati’, da ‘animali ruspanti’, non in gabbia. Il 78% dei consumatori cerca le vitamine nei cibi che compra (soprattutto D,C, B e omega 3). Aumenta in modo esponenziale anche chi mangia da solo, bambini inclusi. In cima al top ten i cibi pronti per una persona mentre nei ristoranti spuntano le porzioni da ‘un morso’ (aumentate dell’8% in tre anni). Nella classifica anche i cibi ‘da viaggio’, mini porzioni dolci o salate (amate dal 45% dei consumatori). Le mamme, infine, preferiscono cibi ‘organici e no-ogm.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 22.04.2013
Aprile 19, 2013
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PROSEGUE IMPEGNO PER RIDURNE CONSUMO

Il consumo di sale nella popolazione italiana e’ ancora notevolmente superiore a quanto raccomandato dall’Oms (meno di 5 grammi al giorno), con valori medi di 12 grammi per gli uomini e 9 grammi per donne (con valori piu’ elevati per le regioni del Sud). I dati, acquisiti grazie al progetto ”Minisal” del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, sono relativi a un campione della popolazione generale, piu’ un altro di soggetti ipertesi e un terzo in eta’ pediatrica, e sono stati forniti nei giorni scorsi nel corso degli incontri tra i tecnici del ministero della Salute e i rappresentanti delle Associazioni di panificatori artigianali ed industriali (Federazione Italiana Panificatori, Assipan Confcommercio, Assopanificatori Fiesa Confesercenti, Associazione Italiana Industrie prodotti alimentari-AIIPA, Associazione Produttori Pane Confezionato-APPC, Consorzio Nazionale delle Cooperative di Consumatori-COOP Italia), dell’Azienda Puratos Italia S.P.A, dell’Associazione Produttori Pasta Fresca (APPF), e dell’AIIPA settore surgelati, nonche’ diversi esponenti del mondo scientifico.
I soggetti ipertesi, sempre secondo il progetto ‘Minisal’, consumano inoltre solo un 1 grammo al giorno in meno della media della popolazione, contrariamente alle raccomandazioni mediche che invitano gli ipertesi a ridurre decisamente il consumo di sale. Nei bambini il consumo di sale aumenta progressivamente con l’eta’ attestandosi su valori elevati gia’ all’eta’ di 9 anni (8 grammi al giorno).
Gli incontri sono stati organizzati nell’ambito degli accordi stipulati a partire dal 2009 che hanno determinato la riduzione del quantitativo di sale in diverse tipologie di pani, artigianali o industriali, nonche’ in alcune tipologie di paste fresche e primi piatti pronti surgelati. L’impegno del ministero per la riduzione del consumo di sale nell’alimentazione per migliorare l’alimentazione dei cittadini, quindi, prosegue.
Gli accordi con i produttori hanno gia’ rappresentato un primo e fondamentale passo per promuovere e migliorare la salute della popolazione: le associazioni di categoria hanno tutte confermato la volonta’ di continuare a lavorare accanto alle Istituzioni per portare il consumo di sale ai livelli raccomandati.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 18.04.2013
Aprile 12, 2013
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Sessanta metri quadrati di tela dipinti a mano, con inchiostro ricavato da sigarette, a rappresentare un’infografica scientifica rivisitata in chiave artistica. Sono numeri, immagini e parole che si fondono tra loro per raccontare cosa succede ai polmoni di un fumatore. Si chiama Smok-Ink, ed e’ un’installazione presentata in anteprima oggi a Milano: e’ curata da Moreno De Turco e Mirco Pagano, creativi di TBWA Italia e realizzata dallo street artist Ozmo.
Partner dell’iniziativa e’ l’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano), che ha fornito il materiale scientifico e ha sostenuto il progetto insieme a Fondazione Humanitas.
”Smok-Ink e’ un’installazione che coinvolge letteralmente i visitatori – spiegano gli organizzatori – mostrando ‘dall’ interno’ i danni prodotti dal fumo delle sigarette. Il risultato, dunque, ribalta le prospettive ed e’ un’esperienza che lascia il segno”. La tela e’ stata dipinta con un inchiostro speciale, ottenuto utilizzando un’apposita macchina che aspira le sigarette, estrae le sostanze nocive che si depositano nel nostro corpo e utilizzandole per dipingere.
”Il fumo e’ ancora oggi uno dei maggiori killer a livello mondiale – spiega Armando Santoro, direttore di Humanitas Cancer Center – e causa circa 70.000 morti all’anno in Italia”.
Nonostante i divieti e le numerose campagne di sensibilizzazione, il numero dei fumatori non diminuisce: ”Humanitas e’ da sempre in prima linea nella lotta contro il fumo, offrendo ai cittadini un Centro Antifumo in cui gli specialisti costruiscono intorno al paziente un percorso su misura. Ma dobbiamo continuare a cercare nuove strade, anche di comunicazione. L’iniziativa Smok-Ink va in questa direzione”.
La mostra e’ aperta al pubblico dal 10 al 19 aprile dalle ore 10.00 alle ore 18.00, dal lunedi’ al venerdi’. L’ingresso e’ gratuito: maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.smok-ink.it.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 10.04.2013
Aprile 10, 2013
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STUDIO, AUMENTARE INTROITO POTASSIO DA FRUTTA E VERDURA.

Ridurre il consumo di sale a tavola e contemporaneamente aumentare l’introito di potassio (di cui sono ricche frutta e verdura) avrebbe vantaggi enormi in termini di salute globale, eviterebbe molti milioni di morti ogni anno nel mondo per infarto e ictus.
E’ la conclusione di un maxi-studio pubblicato sul British Medical Journal da Graham MacGregor della Queen Mary University di Londra.
La ricerca e’ l’analisi approfondita di molti studi condotti in passato sull’argomento, per un totale di decine di migliaia di individui coinvolti.
Le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale di Sanita’ (OMS) sono di ridurre il consumo di sale almeno a 5 grammi al giorno per persona (oggi ne consumiamo anche il doppio, a seconda dei paesi). L’OMS ha fissato l’obiettivo 5-6 grammi al di’ a persona da raggiungere nel 2025.
Nello studio si e’ visto che ridurre il consumo di sale di qualche grammo per almeno 4 settimane e’ gia’ un buon ”esercizio” che abbassa la pressione del sangue in modo significativo.
Parallelamente l’analisi di decine di studi per un totale di 128 mila soggetti coinvolti ha dimostrato che un aumento dell’introito di potassio nella dieta e’ legato a riduzione della pressione del sangue e riduzione del rischio ictus del 24%. La simultanea riduzione di sale e aumento di potassio amplificherebbe gli effetti protettivi anti-ictus abbassando la pressione del sangue ancora di piu’, concludono gli autori del lavoro.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 06.04.2013