La LILT informa: DOBI LEVEL, una nuova tecnologia.
Agosto 7, 2012 principale Comments Off
La LILT ha partecipato attivamente, in questi anni, alla ricerca in ambito diagnostico del CA mammario, grazie alla partecipazione nel programma di raccolta casi del comitato scientifico DOBI GROUP. I test diagnostici comparativi, con esito ampiamente positivo, sono stati eseguiti con una nuova tecnologia denominata DOBI (Dynamic Optical Breast Imaging). Questa nuova tecnologia, inventata alla Harward University e sviluppata in Italia grazie alla collaborazione di una serie di centri di diagnosi coordinati da un comitato scientifico con il quale abbiamo partecipato, ha dato risultati positivi per la diagnosi precoce del CA mammario grazie anche all’utilizzo di un metodo valutativo diagnostico (DOBI LEVEL), messo a punto in Italia. Questa metodica si basa sulla individuazione e quantificazione della neoangiogenesi tumorale direttamente connessa con la formazione e lo sviluppo della maggior parte delle patologie tumorali della mammella. L’alta sensibilità (oltre il 90% anche in caso di seni densi) e l’ottima specificità (oltre l’80%) la rendono utile sia per la diagnosi precoce (screening volontario per le donne giovani) sia per la diagnosi differenziale in ausilio alla mammografia o all’ecografia in caso di rscontri dubbi per i limiti di queste altre metodiche. Grazie alle ricerche condotte dall’Istituto Tumore Pascale di Napoli, dalla LILT, dalla Mangigalli e dal Fatebenefratelli di Milano, dagli Istituti clinici Zucchi, dal Progetto Moira promosso dalla Regione Lombardia e dal Politecnico di Milano e, infine, da una serie di altri centri diagnostici specializzati, l’esame DOBI è particolarmente indicato per:
1) Diagnosi precoce in donne giovani (20-45 anni in particolare per donne con fattori di rischio in abbinamento all’ecografia);
2) Monitoraggio recidive;
3) Diagnosi differenziale in ausilio in caso di mammografie dubbie.
Le principali caratteristiche del sistema DOBI, sono rappresentate da:
- non emette radiazioni ionizzanti e quindi, oltre a non essere un esame invasivo e potenzialmente dannoso, non necessita di particolari accorgimenti per l’installazione e non ha costi di manutenzione rilevanti durante l’utilizzo;
- non è un esame doloroso in quanto non viene compressa la mammella;
- è un esame veloce e ripetibile anche spesso perchè non è invasivo;
- l’acquisizione dell’esame può essere effettuata da un infermiere specializzato e non necessita della presenza di un tecnico di radiologia;
- l’esame può essere refertato da un medico esperto in senologia, ma non necessariamente un radiologo;
- è dotato di un sistema Pacs per la refertazione da un remoto qualora si rendesse necessario e l’esame non è operatore dipendente;
- è possibile partecipare a corsi di formazione specifici condotti da medici esperti.
Ufficio Stampa LILT Ragusa 07.08.2012