Aprile 24, 2012
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ISTITUTO ROMAGNOLO SPIEGA COME SI DIFFONDONO LE METASTASI
Parla italiano il miglior studio sul cancro del 2012. Il premio della American Association Cancer Reasearch Award e’ andato ad un lavoro nato dalla collaborazione tra l’Università di Princeton e l’Irst, l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori sul ruolo del micro-Rna nella formazione delle metastasi.
La ricerca ha esaminato una famiglia di queste molecole, gli mRna 200, scoprendo che favoriscono la formazione di metastasi dei tumori di ossa e seno innescando un ‘domino’ a livello proteico.
La maggior comprensione dei processi di diffusione di un tumore dalla sua sede originaria ad altre parti del corpo – spiega Toni Ibrahim, Responsabile del Centro di Osteoncologia dell’Irst – permetterà nel prossimo futuro di sviluppare molecole che possano interferire e bloccare questi meccanismi”.
Assegnato fin dal 1979, l’Accr Award for Outstanding Achievement è il riconoscimento più prestigioso per giovani medici-biologi impegnati in ricerca di base. Oltre ad un piccolo grant, il premio prevede anche la partecipazione del vincitore tra i relatori del meeting dell’associazione.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 24.04.2012
Aprile 23, 2012
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RIDUCE RISCHIO IMPOTENZA E INCONTINENZA
Sembra essere molto promettente la nuova tecnica impiegata per trattare il tumore alla prostata allo stadio iniziale e localizzato: prevede l’impiego di fasci diretti di ultrasuoni, ha minori effetti collaterali delle attuali terapie, e sembra ridurre il rischio di impotenza e incontinenza. A spiegarne i dettagli e’ lo studio pubblicato sulla rivista ‘Lancet oncology’.
Le attuali terapie per i tumori a basso rischio prevedono infatti sia l’opzione chirurgica sia la radioterapia, ma possono danneggiare il tessuto circostante, con una serie di effetti collaterali, tra cui appunto l’incontinenza urinaria e l’impotenza. I medici dello University College Hospital di Londra hanno invece condotto una sperimentazione pilota su 41 pazienti, usando ultrasuoni focalizzati ad alta intensita’ (hifu) mirati a piccole aree delle cellule tumorali. Servendosi di una sonda, posta vicino alla prostata, sono state emesse onde sonore che hanno riscaldato le cellule ‘bersaglio’ a 80°C, causando minimi danni ai nervi e muscoli circostanti. ”Dopo 12 mesi di trattamento – spiega Hashim Ahmed, coordinatore dello studio – i risultati sono molto incoraggianti. Con una terapia focalizzata si possono evitare danni collaterali. Abbiamo visto infatti che 9 uomini su 10 non hanno sofferto di impotenza e nessuno ha avuto problemi di incontinenza urinaria”.
Secondo i medici ora bisogna confermare questi risultati con studi piu’ vasti randomizzati. ”Questa metodica – continua Ahmed – potrebbe trasformare il modo in cui si cura il cancro alla prostata, con un miglior rapporto di costo-efficacia, e offrire una buona opzione terapeutica gia’ per le prime fasi del tumore, con pochissimi effetti collaterali”.
Secondo Giario Conti, presidente dell’associazione urologi italiani, la tecnica se confermata da altri studi, potrebbe diventare il futuro trattamento per i tumori della prostata piccoli e a basso rischio che costituiscono il 60% di tutte le neoplasie di questa ghiandola. Il metodo della terapia focale (HIFU) permette di trattare piccoli tumori in singole zone della prostata ed esiste da circa 10 anni (all’ospedale sant’Anna di Come ne abbiamo trattati circa 600 ); ora lo studio ha preso in esame singole lesioni, ma occorre avere la certezza che la neoplasia sia davvero l’unico focolaio.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 18.04.2012
Aprile 18, 2012
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E’ MERITO DI UNA SOSTANZA, IL PICETANNOLO, CONTENUTA NELLA BEVANDA
Una regola per dimagrire? Allentare la tensione e, muniti di cavatappi, stappare una bottiglia di vino rosso.
Questo e’ quanto dimostra una ricerca della Purdue University, nello stato americano dell’Indiana.
Secondo gli esperti nel vino rosso ci sarebbe una sostanza che permette di controllare l’obesita’: e’ il picetannolo, che ritarda la generazione di giovani cellule di grasso impedendo loro di maturare.
Si pensa che questo possa anche proteggere il corpo da patologie cardiache e neurodegenerative, così come il cancro.
“Il picetannolo altera i tempi di espressioni geniche, le funzioni del gene e l’azione dell’insulina durante adipogenesi, cioe’ il processo in cui i giovani cellule adipose diventano cellule adipose mature- ha spiegato il professor Kee-Hong Kim, che ha guidato la ricerca- lo stiamo testando sull’obesita’ animale per vedere se ha le stesse funzioni benefiche”. Il composto e’ simile nella struttura al resveratrolo, che si trova anche in uva, mirtilli e frutti della passione.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 17.04.2012
Aprile 18, 2012
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PUR SAPENDO I RISCHI, GLI AMANTI DELLA TINTARELLA NON DEMORDONO
La pelle e’ più sexy se abbronzata e poco importa se i tumori cutanei dovuti ai raggi ultravioletti sono in costante aumento nel mondo. Così la pensa oltre il 90 % degli americani, adulti e di eta’ superiore ai 25 anni, coinvolti in una nuova ricerca condotta dall’American Academy of dermatology su un campione di oltre 1.000 persone di entrambi i sessi. Il campione includeva oltre 200 soggetti con fenotipo molto chiaro, quindi a maggiore rischio di incorrere in patologie cutanee. A sorpresa gli amanti della tintarella non si arrendono e il 58% degli intervistati ha dichiarato di conoscere i rischi che corrono esponendosi troppo al sole, ma anche che non vogliono preoccuparsene. Infatti solo il 14% spalma un filtro protettivo sulla pelle quando passa gran parte del tempo all’aperto nella bella stagione. Per frenare questo alto livello di incoscienza gli specialisti americani intraprendono frequenti campagne di sensibilizzazione sull’argomento e l’ultima e’ partita in questi giorni con visite gratuite in tutti gli ambulatori della nazione.
“Da noi le cose non stanno diversamente, gli italiani adorano il sole. Ma anche in Italia il melanoma e’ in crescita esponenziale, con 7.000 nuovi casi all’anno e con ancora 1.500 decessi all’anno” commenta Gianmarco Tomassini, coordinatore nazionale gruppo melanoma dell’Adoi, Associazione dermatologi ospedalieri italiani. “Le scottature solari sono, fra i fattori ambientali, le principali imputate per lo sviluppo del melanoma, soprattutto se ci si scotta da giovani. Il problema e’ soprattutto legato all’esposizione al sole in modo errato, cioè acuta ed intermittente, priva di protezione. Tale comportamento è tipico degli amanti della tintarella ad ogni costo che concentrano le esposizioni nei week end, scottandosi e ripetendo il comportamento negli anni”.
“Il sole e’ dannoso per la pelle anche per molti altri motivi” precisa il dottor Tomassini “Le patologie da over-esposizione ai raggi ultravioletti vanno dalle rughe precoci alle cheratosi, dalle reazioni allergiche alle macchie scure fino ai tumori epiteliali come il carcinoma basocellulare e lo spinocellulare.
La diagnosi precoce rappresenta il piu’ efficace strumento per il controllo clinico-prognostico dei tumori. Il melanoma, soprattutto, e’ guaribile solo se viene asportato nella sua fase iniziale, quando ancora confinato negli strati piu’ superficiali della pelle e la strategia più importante per combatterlo e’ la prevenzione primaria, che include anche la corretta esposizione ai raggi del sole”. In Italia partira’ a fine maggio e proseguirà nel mese di giugno la quarta edizione del progetto di prevenzione del melanoma e di educazione al comportamento responsabile al sole ‘My skin Check’, supportato dalla Associazione dei dermatologi ospedalieri italiani e organizzato dalla societa’ cosmetica La Roche-Posay. Il progetto prevede un tour che tocchera’ le principali città italiane per informare sull’importanza della prevenzione del melanoma e della corretta esposizione al sole.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 17.04.2012
Aprile 13, 2012
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La salute passa dal cibo, persino dai primissimi anni di vita. L’Istituto Europeo di oncologia di Umberto Veronesi si e’ appena alleato con Heinz, proprietaria del marchio Plasmon, per progettare alimenti e molecole funzionali capaci di stimolare le difese immunitarie dei bambini, con lo scopo di ridurre il rischio di malattie immunitarie come allergie, patologie infiammatorie, morbo celiaco e alcuni tumori. L’accordo e’ stato sottoscritto attraverso la societa’ di Trasferimento Tecnologico ‘TTFactor’, e gli studi saranno condotti da un gruppo di ricercatori guidati da Maria Rescigno, esperta di immunoterapia antitumorale. Gli scienziati si focalizzeranno in particolare sugli alimenti funzionali, quei cibi cioe’ che oltre ad avere un valore nutrizionale agiscono positivamente su una o piu’ funzioni dell’organismo, e sono quindi in grado di migliorare lo stato di salute e di ridurre il rischio di malattie. ”Tali effetti – commentano i responsabili dell’accordo – sono di particolare interesse in eta’ pediatrica, quando l’organismo non e’ ancora completamente maturo, perche’ possono aiutare il corretto sviluppo del bambino fornendo benefici sia a breve che a lungo termine. Le aspettative sono notevoli: si aprono infatti le porte alla possibilita’ di sviluppare prodotti innovativi in grado di supportare il particolare momento della crescita, attraverso alimenti della dieta quotidiana, in modo naturale senza pillole o capsule”.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 12.04.2012
Aprile 12, 2012
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AL POLICLINICO TOR VERGATA OLTRE 22mila TRATTAMENTO ALL’ANNO
”Il 26% della popolazione italiana, pari ad oltre 15 milioni di persone soffre di dolore moderato-severo e piu’ del 60% di questi pazienti e’ donna. Occorre concentrarsi di piu’ sulla medicina di genere”. Lo afferma Antonio Gatti, direttore della U.O.S.D. e responsabile dell’hub di Medicina del dolore del Policlinico Tor Vergata di Roma. Il 12 aprile nell’ospedale della capitale fara’ tappa la campagna ‘Hub2Hub’, promossa dall’associazione ‘vivere senza dolore’ per sensibilizzare pazienti e medici sui contenuti della legge 38, sulla terapia del dolore, approvata nel 2010.
Il Policlinico Tor Vergata e’ dotato di un hub regionale (riconosciuto nel settembre del 2010) e, solo nel 2011, ha erogato 22.700 prestazioni, di cui 5 mila visite. Per comprendere quanto incida il dolore sulla vita quotidiana, Gatti ricorda i dati di una campagna di informazione realizzata a Tor Vergata lo scorso anno, dalla quale e’ emerso che per l’89% degli intervistati il dolore ‘pesa’ sulla vita di tutti i giorni e a soffrirne sono soprattutto le donne (56,9%). ”C’e’ un grande lavoro da fare con i medici di medicina generale e con i farmacisti – aggiunge Gatti – per fare un’informazione corretta, per esempio, sulla possibilita’ di prescrivere oppiacei, bisogna evitare che il dolore si cronicizzi”. Gatti fa chiarezza sulle tipologie di pazienti che accedono all’hub di Medicina del dolore: la maggioranza sono pazienti oncologici, per i quali non esistono liste d’attesa, mentre per i non oncologici la lista d’attesa e’ di circa 30 giorni. ”A livello nazionale ci sono 15 milioni di persone con patologie dolorose ‘no cancer pain’ – sottolinea – e 270-280 mila malati oncologici. La terapia del dolore interessa, per una questione numerica, soprattutto il primo segmento”.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 11.04.2012