Marzo 29, 2012
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CHIAVE PER LE FUTURE CURE PERSONALIZZATE
Abbinare le alterazioni genetiche del tumore con la possibile risposta della malattia ai farmaci: e’ l’obiettivo della prima ‘enciclopedia’ molecolare del cancro, che aiutera’ i ricercatori di tutto il mondo nella sperimentazione di nuovi farmaci e nella messa a punto di cure personalizzate. Realizzata dal Broad Institute di Cambridge insieme al Dana-Farber Cancer Institute e l’azienda farmaceutica Novartis, l’enciclopedia del cancro apre una nuova era nella lotta ai tumori, a cui e’ dedicata la copertina di Nature.
Questo prezioso archivio completamente pubblico contiene le caratteristiche genetiche di quasi mille tipi di cellule tumorali. Per quasi 500 di questi sono disponibili anche le informazioni che descrivono come reagiscono a ben 24 farmaci anti-cancro. Combinando questi dati, l’enciclopedia permettera’ ai ricercatori di prevedere quali tumori risponderanno meglio ai farmaci in studio prima ancora di testarli sull’uomo. I pazienti potranno quindi essere selezionati in maniera piu’ mirata per partecipare alle sperimentazioni cliniche a seconda del profilo genetico e molecolare della loro malattia. ”Speriamo che l’Enciclopedia delle linee cellulari diventera’ una preziosa risorsa che guidera’ le sperimentazioni cliniche”, commenta Levi A. Garraway del Broad Institute. ”Si tratta di una risorsa pubblica che pensiamo catalizzera’ le scoperte di tutti gli scienziati impegnati nella ricerca sul cancro”, aggiunge il suo collega Todd Golub. ”Con questo sforzo iniziale abbiamo fatto i primi passi: la prossima sfida – continua Golub – sara’ quella di aumentare il numero di sostanze testate sulle linee cellulari”.
La stessa strada verso la personalizzazione delle cure anti-cancro e’ stata intrapresa anche dai ricercatori del Massachusetts General Hospital con quelli del Sanger Institute a Hinxton, in Gran Bretagna. Insieme, infatti, sono riusciti a svelare il rapporto che lega le alterazioni genetiche presenti in oltre 600 linee cellulari tumorali con la loro sensibilita’ o resistenza a oltre 130 farmaci: uno sforzo enorme, che ha prodotto il piu’ grande studio di questo genere mai realizzato finora. ”Il nostro obiettivo – afferma Mathew Garnett del Wellcome Trust Sanger Institute – e’ quello di capire come usare le terapie anti-cancro nella maniera piu’ efficace selezionando in modo specifico i pazienti che hanno piu’ probabilita’ di rispondere alle cure”.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 28.03.2012
Marzo 28, 2012
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LINEE GUIDA DERMO-COSMETICHE PER RISOLVERE E RIDURRE DANNI
Quando l’emergenza nella lotta ai tumori cessa o si affievolisce, o se il margine di guarigione diventa significativo, il tempo si dilata e il concetto di qualità della vita di chi ha affrontato il cancro assume nuovi connotati. ‘Il corpo ritrovato’ è il titolo di un nuovo manuale per medici e pazienti per il controllo dermo-cosmetologico in oncologia (Edizioni Minerva Medica), presentato al recente congresso di terapie dermatologiche promosso dalla Società italiana di dermatologia, Sidemast, a Catania. Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, ha curato la presentazione del volume.
”All’urgenza terapeutica – spiega Veronesi – corrisponde l’importanza del recupero funzionale del corpo nella sua interezza quale via per l’accettazione di noi stessi e il reintegro nella vita sociale e di relazione. Il controllo dermo-cosmetologico rientra nell’impegno a ritrovarsi. Non come una semplice attenzione alla pelle e alle sue patologie, ma rispetto di questo organo, espressione visibile del benessere psico-emotivo della persona. Questo tipo di controllo oggi offre un valido supporto per combattere i danni cutanei maggiori causati da trattamenti chemioterapici e radioterapici, con soluzioni che si integrano alla qualità della pelle, mirati al recupero e a preservarne lo stato di salute”. ”Il manuale – precisa Norma Cameli, responsabile dell’ambulatorio di dermatologia estetica al San Gallicano di Roma e autrice del volume, insieme alle dermatologhe Gabriella Fabbrocini e Maria Concetta Pucci Romano – contiene le linee guida dermo-cosmetiche mirate a contrastare e, dove possibile, risolvere, ridurre, rallentare i danni che il paziente oncologico subisce dalla terapia che gli salva la vita. Dalla prevenzione alla cura degli esiti cicatriziali alle tecniche di tatuaggio e camouflage delle cicatrici più evidenti. Per prevenire o ridurre alcune patologie cutanee indotte dalle terapie oncologiche, come radiodermiti, caduta dei capelli, pigmentazione delle unghie, cambiamento del colorito e della texture della pelle. Incluso il makeup ad hoc per la pelle così suscettibile. Il supporto dermatologico si rivela assolutamente indispensabile”. ”La prima battaglia contro la malattia – sottolinea ancora Veronesi – comincia dall’accettazione di sé e della propria immagine, sebbene in parte cambiata, scalfita anche da una cicatrice. E’ il segno di una dura prova, indelebile come un tatuaggio sulla pelle, ma non in grado di rovinare o contaminare la bellezza della nostra unicità. Là, la malattia non può arrivare e da questa certezza dobbiamo ricominciare”.
da ANSA.IT Salute & Benessere del 27.03.2012
Marzo 27, 2012
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UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE PER COMBATTERE I TUMORI E L’OBESITA’
Nel corso dell’appuntamento conclusivo della “Settimana della prevenzione oncologica”, promossa dalla sezione della Lilt di Ragusa, alla Camera di Commercio, si sono illustrati i vantaggi della dieta mediterranea. Prevenzione oncologica ma anche prevenzione all’obesità, specie in età scolare. La manifestazione della Lilt di Ragusa, seguita da un numeroso e attento pubblico, (forte la presenza anche molti giovani studenti) si è sviluppata attraverso gli interventi di oratori che del volontariato, per prevenire e combattere i tumori, ne hanno fatto una autentica missione. Dopo i saluti della presidente Lilt di Ragusa, Teresa Fattori, e del presidente della Camera di Commercio Sandro Gambuzza, ha preso la parola il prof. Salvatore Panìco, dell’università Federico II di Napoli che con la sua lectio magistralis su “Il pattern alimentare mediterraneo:un percorso possibile per popolazioni più sane”, ha illustrato tutte le strade della corretta alimentazione, fino ad arrivare ai vantaggi della dieta mediterranea, priva di grassi, ricca di legumi, frutta, verdura, olio di oliva e tanta attività fisica. Nell’intervento successivo, il dr. Trapani, ha riferito i risultati di una indagine nutrizionale fra i giovani in età scolare. Poco incoraggianti, se è vero che in Italia il 34% dei ragazzi d’età compresa fra i 6 e i 9 anni è in sovrappeso o obeso. Tutta colpa di una cattiva alimentazione, della mancanza di attività fisica e delle tante ore passate davanti al televisore o al computer. La dott.ssa Maria Rita Fidelio, nutrizionista dell’ambulatorio Lilt di Ragusa, ha puntato il suo intervento sulla necessità di cambiare tipo di alimentazione, cercando di ridurre il consumo di carni grasse, alcolici e dolci e aumentando l’uso di cereali, legumi, verdure (in particolar modo quelle selvatiche delle nostre campagne), olio di oliva. L’intervento della Dott.ssa Lauria, biologa della Lilt Ragusa, si è incentrato sui prodotti mediterranei per una corretta alimentazione, mentre il prof. Schillaci, della facoltà di Agraria dell’Università di Catania e presidente de “Gli amici della bicicletta”, si è soffermato sull’attività motoria. In conclusione del convegno sotto la guida della dott.ssa Carmela Lauria e del Dr. Giuseppe Cicero, si è avuta una degustazione di legumi e pane, conditi con olio d’oliva ibleo.
Paolo Schininà LILT Ragusa
Marzo 27, 2012
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E’ UN PREZIOSO AVVICINAMENTO ALLA NATURA, BASTA UN’ORA AL GIORNO
Nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, cuore verde della Campania dove il medico statunitense Ancel Keys scopri’ la dieta mediterranea, nasce l’ortogym, una pratica che unisce la passione per l’orto e l’alimentazione con verdura fresca stagionale all’attivita’ fisica. A dare il via a questa salubre palestra a cielo aperto, a Ceraso (Salerno), un centinaio di bimbi delle scuole primarie e ragazzi delle medie nell’ambito del Festival della natura, ideato e organizzato fino al 30 aprile, da Paola De Roberto.
La dieta mediterranea, spiega la promotrice del Festival, ”e’ uno stile di vita che prevede un regime alimentare che utilizza prodotti ortofrutticoli freschi e stagionali a tavola, ma anche movimento. Per questo vogliamo promuoverla tra le giovani generazioni attraverso l’attivita’ ludico-didattica dell’ortogym, e lo facciamo a Ceraso perche’ e’ un paese che investe molto nella biaogricoltura, e dove le fattorie didattiche e gli agriturismo preservano le ricette della gastronomia cilentana: un patrimonio di 600 ricette tradizionali, di cui 400 ancora in uso”.Per i bambini, ha aggiunto la nutrizionista di Vallo della Lucania Marianna Rizzo, ”l’ortogym e’ un prezioso avvicinamento alla natura. In Campania c’e’ il record negativo di obesita’ infantile, ma gia’ un’ora quotidiana di cammino o di attivita’ agricola sarebbe sufficiente per mantenere in forma i piu’ giovani, che piantando insalate o raccogliendo broccoletti possono scoprire alternative alla vita sedentaria davanti la Tv e i videogiochi”.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 26.03.2012
Marzo 26, 2012
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Offrire gratuitamente cerotti alla nicotina o counselling intensivo ai fumatori che chiamano i centri che danno supporto non aiuta a smettere di fumare. E’ quanto ha rilevato uno studio dell’universita’ di Nottingham, condotto su oltre 2.500 fumatori nell’arco di un anno, e pubblicato sul ‘British medical journal’.
I ricercatori hanno visto che dare supporto extra, oltre a quello standard offerto, e’ sostanzialmente inutile. Tanto che il dipartimento di salute inglese ha detto che non offrira’ piu’ servizi extra. Nella ricerca i fumatori sono stati suddivisi in 4 gruppi: al primo e’ stato dato il supporto standard offerto dal servizio sanitario con consigli, lettere, email, messaggi e accesso alla linea telefonica d’aiuto. Al secondo lo stesso supporto, unito ai cerotti alla nicotina, mentre al terzo e’ stato offerto un supporto ‘proattivo’, con sessioni extra di counselling e messaggi dallo staff dell’helpine, oltre al supporto standard. Al quarto gruppo e’ stato dato lo stesso supporto attivo del terzo, piu’ i cerotti.
L’analisi dei dati ha mostrato che sei mesi dopo aver smesso, il 18,9% del 59% di quelli che era stato contattato era riuscito a non fumare. Non sono state rilevate significative differenze nei tassi di successo tra le persone cui erano stati offerti diversi tipi di counselling e tra quelli con i cerotti.
Il 18,2% di quelli che aveva ricevuto il supporto proattivo aveva smesso. Un valore molto simile al 19,6% di quelli che non l’avevano ricevuto. Complessivamente, il 17,7% dei fumatori che ha avuto i cerotti ha smesso, contro il 20,1% di quelli che non li hanno ricevuti. ”Un risultato interessante – commenta Piergiorgio Zuccaro, ex responsabile dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanita’ – perche’ ci dice che anche da solo l’aiuto telefonico puo’ essere una terapia efficace.
Cioe’, un intervento minimo puo’ produrre risultati su grandi numeri se le persone sono motivate”. C’e’ pero’ una pecca nella ricerca, secondo Zuccaro. ”E cioe’ che non e’ stato analizzato l’impatto del cerotto alla nicotina o dei farmaci usati per smettere di fumare come la vareneclina, presi da soli senza il supporto standard – conclude – Comunque non e’ facile dare un consiglio unico per smettere di fumare, perche’ una forte componente e’ legata alla volonta’ individuale. C’e’ chi smette da un giorno all’altro, chi ha bisogno d’aiuto e chi interrompe e poi ricomincia”.
da ANSA.IT Salute&Benessere del 24.03.2012
Marzo 23, 2012
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Le morti collegate al tabacco sono quasi triplicate negli ultimi 10 anni, afferma il rapporto della World Lung Foundation (Wlf) e dell’American Cancer Society. Nella passata decade sono morte 50 milioni di persone per colpa del fumo, responsabile del 15% di tutti i decessi maschili e del 7% di quelli femminili.
da IL GIORNALE DI SICILIA del 23.03.2012